Aria pulita.

Ah che meraviglia quella sensazione di libertà che si respira immersi nella natura. Lontani dal traffico, dalla “civiltà” dai soliti rumori e odori (per non dire puzze). Eppure siamo a pochi km dalla città…e ti pare poco? avere la fortuna di potersi estraniare da tutto, semplicemente dando qualche colpo di pedali, un paio di belle salite et voilà, la natura è servita. E si sta bene, senza troppi pensieri, con l’unica preoccupazione di inventarsi una nuova salita, cercare un viottolo non ancora battuto, o semplicemente pedalare, con gli occhi rivolti sempre verso la cima.

Lo so, possono sembrare discorsi “romantici” da esaltati, da persone insoddisfatte di ciò che hanno e per questo vanno a cercare la libertà in mezzo alla “macchia”. Ma non è così. Io sono soddisfatto della mia vita, sono mediamente romantico e non vado a cercare nulla in mezzo alla macchia (a parte i funghi quando è periodo). Si tratta semplicemente di una voglia forte, sana e costruttiva, di prendersi una pausa dal solito. Una pausa da quello che già quotidianamente facciamo e conosciamo. Gli esaltati sono altri, io mi ritengo un semplice ciclista che ama questo sport e che riceve pure tanto in termini di soddisfazioni, panorami e aria fresca e pulita.

E vi pare poco????

3 pensieri riguardo “Aria pulita.

  1. Non è difficile tener d’occhio uno come @sciuscia, basta che tu segua le briciole e le cartacce (spero di no) di merendine…oppure che chiedi qua e là se hanno per caso visto un tipo strano con una ginocchiera e un compasso per disegnare rotatorie… 😀
    Romantico??? ma chi, tu??? 😀
    Io, invece, la libertà la cerco davvero. Mi dispiace dirlo, ma nella vita di tutti i giorni ne sperimento molto poca, troppo poca – troppo plasticosa e artefatta, troppo concessa, troppo anestetica. Io gradisco la “macchia” (come dici tu, Bracco), la amo perchè non mi giudica mai – se non quando mi spiaccico su qualche pino… E amo accarezzare, con le ruote ma non solo, le creste di arida “genga”, come groppe d’enormi animali preistorici; Mi soddisfa lo sciacquio delle ruote nelle pozze, il suono del mio ansimare; godo ammirando le nuvole correre veloci, proiettando evoluzioni d’ombre sulle colline – metafora d’umana condizione. No, non prendo una semplice pausa dal solito, io no. Non penso di fare meglio o essere migliore (!), ma mi fa riflettere che “il solito” abbia bisogno di pause… Non cercherei pause, se mi sentissi già “libero”. Insoddisfatto? Non me lo sento come un problema, anzi, penso sia un dovere. Se non lo fossi, non avrei slanci.
    Ma non divaghiamo….
    No, non è poco, infatti.
    Esaltati…. forse il Bisu! Forse quel poser del Bisu!!! 😀 😀
    Che dici, Bracco, sciuscia viene via sabato??? Vorrei mostrargli un po’ di romantica, esaltata, soddisfatta libertà….
    p.s. Una cosa che mi meraviglia sempre (ancor di più se vado a fare una camminata) è come si possano coprire distanze che sembrano gigantesche… Ma vi siete mai soffermati a guardare una cima verso la quale vi state dirigendo? Non so…siete a Castello e state partendo per…l’Alpe della Luna, diciamo. Guardate lassù e vi meravigliate: certo che è distante! Poi, dopo un paio d’ore, o tre o anche quattro, siete lì. Semplicemente una pedalata dietro l’altra – un passo dopo l’altro. A me questa cosa mi ha sempre colpito parecchio… Passi piccolissimi (o piccoli giri di pedale), uno dietro l’altro, tutti dello stesso valore, tutti importanti, ma tutti piccoli, di per sè. Eppure…..
    Buona serata!

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