L’Inverno e il Generale

E’ inverno, cari miei, pieno inverno.
Nel week end pare che ci sarà vento, in particolare al sabato; e freddo.
Le dita delle mani e dei piedi mi faranno patire……
Sulle colline è caduta un po’ di neve, appena un’infarinata, niente di clamoroso, almeno a giudicare da qui.
La mtb è lì, bella pulita, lubrificata dove serve, gomme gonfiate al punto giusto (spero…); ogni capo d’abbigliamento invernale è lindo, pronto a fare il suo dovere.
Come sempre, cerco nel database, elettronico e neuronale, un giro nuovo – anche solo fatto nel senso meno usuale, o con l’aggiunta di un breve sentiero “nuovo” o un viottolo da provare. Sapete come finirà? Mi farò un tour su strade sterrate… Un bellissimo giro – voglio specificare – su strade sterrate e “facili”.
Della tecnicità, di questi tempi, m’importa poco. Non cerco passaggi impegnativi, discese al fulmicotone, dirupi ingombranti, cerco il fluire della pedalata, quello che si mescola con il girare delle ruote e i movimenti ritmici delle spalle e del bacino, l’ondeggiare ipnotico di due corpi all’unisono, come amplesso tra carne e ferro.
Se il vento farà il suo dovere, la mia compatta farà il suo dovere, immortalando i soliti (quanto desiderabili) cieli luminosi e le macchie maestose.
A dire il vero, come quasi sempre accade, quello che inseguo è la fusione, sciogliermi, ansimando, lungo i crinali.
Un omaggio al mio Generale, ora, la bici “vecchiotta” che mi sostiene nel mio vagare, adesso che l’amata singlespeed è in ospedale. La (lo?) porto ovunque (ovvio…) – e lei mi segue! Forse la spingo a fare cose che non le calzano a pennello, ma lei mi segue…

Il Generale
Il Generale

Che il weekend abbia inizio!